Home » Novità da Pelletogo » I Certificati del Pellet: tutto quello che devi sapere

Se siete tra coloro che considerano il pellet come fonte di energia o stanno pensando di utilizzarlo, è fondamentale comprendere l’importanza dei certificati del pellet. In questo articolo, esploreremo il mondo dei certificati del pellet e scopriremo perché dovrebbero essere una priorità per chiunque stia pensando di utilizzarlo come fonte di energia. I certificati del pellet sono il nostro passaporto per una scelta informata e responsabile. Continuate a leggere per scoprire come questi certificati possono influenzare la vostra esperienza con il pellet.

Perche’ e’ importante che siano certificati?

I certificati del pellet svolgono un ruolo fondamentale nel garantire che il pellet che stiamo acquistando sia di alta qualità e rispetti gli standard ambientali e di sicurezza. Questi certificati fungono da garanzia che il processo di produzione del pellet sia stato eseguito secondo rigorosi standard di qualità previsti dalla legge. In breve, sono il nostro scudo contro prodotti scadenti o potenzialmente dannosi per l’ambiente e la salute umana.

Le principali certificazione del Pellet nel Mondo:

Ecco alcune delle principali certificazioni del pellet utilizzate in tutto il mondo:

  1. ONORM M 7135 (Austria): Un rigoroso standard austriaco per il pellet.
  2. DIN 51731 e DIN plus (Germania): Standard tedeschi noti per la loro elevata qualità.
  3. The British BioGen Code of Practice for biofuel (Gran Bretagna): Una certificazione britannica che garantisce la sostenibilità del pellet.
  4. Standard Regulations & Standards for Pellets in the US: The PFI (USA): Certificazione degli Stati Uniti che promuove la qualità e la sostenibilità.
  5. SN 166000 (Svizzera): Standard svizzeri per garantire un pellet di alta qualità.
  6. SS 187120 (Svezia): Certificazione svedese che si concentra sulla sostenibilità.
  7. ENPlus (Europa, internazionale): Un’ampia certificazione europea che copre l’intera filiera del pellet.

La situazione in Italia

In Italia, purtroppo, non esiste ancora l’obbligo di certificare il pellet. Tuttavia, negli ultimi anni, la certificazione ENPlus ha guadagnato popolarità come riferimento trasversale. Questa certificazione si basa sulla norma EN 14961-2 e copre l’intera catena di produzione del pellet, dalla materia prima alla distribuzione finale.

La certificazione ENPlus suddivide il pellet in tre categorie:1

  • ENPlus – A1: Il pellet di alta qualità, con un residuo di ceneri inferiore allo 0,7%.
  • ENPlus – A2: Il pellet di qualità inferiore, con un residuo di ceneri inferiore all’1,2%.
  • EN – B: Il pellet di scarsa qualità, adatto solo per utilizzi industriali.
Immagine dal sito ufficiale ENPLUS-pellet.eu

Come riconoscere i produttori autorizzati

Per identificare i produttori o gli importatori certificati, è importante cercare il numero identificativo dell’azienda. Questo numero è composto dal codice del Paese produttore (ad esempio, “IT” per l’Italia) seguito da tre cifre. I numeri da 0 a 299 identificano i produttori, mentre quelli oltre 300 identificano gli importatori.

Come verificare l’autenticità

È possibile verificare l’autenticità di questi codici sul sito web di ENPlus, dove è disponibile anche una “blacklist” che elenca i truffatori noti. Questo strumento vi aiuterà a garantire che state effettivamente acquistando un pellet certificato e di alta qualità.

Ricordate sempre di consultare fonti autenticate e verificabili per ulteriori dettagli e informazioni specifiche sui certificati del pellet.

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Continuate a leggere il nostro blog e siete sicuri di fare la scelta giusta quando si tratta di pellet di alta qualità e sostenibilità. Non prendete mai alla leggera la vostra decisione quando si tratta di pellet – la certificazione è la chiave per un futuro più pulito e responsabile.

Fonti

  1. ENPLUS, 2023 -Come riconoscere il pellet certificato, enplus-pellets.eu. https://enplus-pellets.eu/it/component/attachments/?task=view&id=396 ↩︎